giovedì 10 ottobre 2013

LA GESTAZIONE DEL SEGNO


Si parte dalla rinuncia, dall'immobilità del corpo, dalla fissità dello sguardo, dove ha inizio la riattivazione.
L'occhio inizia a muoversi e in questo movimento segna. Possiamo pensare al guardare come ad un'inizio di gestazione del segno, che si estende gradualmente al movimento del corpo, attraverso esercitazioni che coinvolgono, in un crescendo sempre più articolato, dove il gesto segnante fende lo spazio, l'attrito sulla superficie, il rumore, il ritmo, portano all'espulsione del segno nella traccia finale.
 L'atto del segnare, come rivendicazione della nostra presenza nello spazio.
Il centro, la verticalità, l'orizzontalità, la diagonalità e la circonferenza, sono le direzioni verso cui si guarda, ci si muove, si segna e si traccia. Il corpo come fulcro disegna lo spazio.
E' un lavoro di preparazione, di allenamento che mira a congiungere la scissione tra movimento del corpo, spazio e segno, attraverso una progressiva presa di coscienza delle funzionalità e potenzialità del segno, della postura e motoria del corpo in relazione all'atto del segnare.

Fondazione Cominelli
Cisano
a cura di Rosanna Padrini
2011

foto Daniela Perani
























































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